Opening reception, 1st September 2013, h 6,00 p.m., Scuderie di Palazzo Genovese, piazza Sedile del Campo, Salerno. On view: 1st-9th September 2013. Exhibition consisting of ceramic sculptures and papier collés by Ellen G.

Il giardino segreto Personale di scultura ceramica e papier collés di Ellen G., testo critico di Mariacristina Ferraioli, con il Patrocinio del Comune di Salerno. Vernissage: domenica 1 settembre 2013 h 18.00, Scuderie di Palazzo Genovese, piazza Sedile del Campo, Salerno. Dal 2 al 9 settembre 2013. La mostra è accompagnata da un evento espositivo collaterale che avrà luogo poco distante, presso lo storico locale d’eccellenza gastronomica Botteghelle 65, dove, da sabato 24 agosto a domenica 15 settembre, sarà esposta una selezione di papier collès di Ellen G.

 

“Il giardino segreto” di Ellen G., al secolo Francesca Pirozzi, è un luogo incantato in cui perdersi in giochi di ceramica che si cristallizzano in frammenti di umanità. Nelle sue opere, Ellen G. si impossessa del mito, lo cita, lo decontestualizza, lo espone a nuova vita. Plasma dei mosaici vibranti di forme e di colori, pieni di ritmo, che si saldano in una dimensione avulsa dal tempo e dallo spazio. Sono immagini affettive, viscerali. Non semplici sculture ma memorie intime, evocazioni ataviche, visioni oniriche. Le sue opere si impongono per il gusto della composizione che racchiude una forma di rappresentazione dell’umanità colta nella sua presenza più assoluta o nella sua assenza più totale. Sculture composte da elementi modulari pensati come scatole a se stanti che racchiudono brandelli di paesaggi urbani, domestici, metafisici. Un gusto nel costruire per elementi che si possono di volta in volta concepire in modo diverso, grazie alle possibilità infinite offerte alla scultura dalla tecnica di assemblaggio di elementi disparati, così da dar vita a composizioni sempre nuove. Scultura non tanto in quanto oggetto, ma soprattutto intesa come pensiero spaziale, come una modalità per impossessarsi dello spazio e dominarlo. E se i colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni, per dirla alla Pablo Picasso, anche le opere di Ellen G. esplorano in pieno tutti i recessi dell’animo umano. Dalla scelta del colore/non-colore nero che lega tutti gli elementi formali per far emergere l’assoluto della forma e soprattutto far trionfare la luce, alla conquista di colori e lineamenti nuovi in un gioco infinito di citazioni e contaminazioni. Sovrapposizioni di forme e allo stesso tempo di elementi naturali e di riferimenti simbolici, secolari, comuni a tante religioni di ogni epoca e latitudine che si ritrovano a convivere gli uni accanto agli altri in una sorta di preghiera universale foriera di profonda spiritualità.”

Mariacristina Ferraioli